lunedì 26 ottobre 2015

Good Moody Drop 3: Rokka no Surprise

Ci sono quelle cose che ti vengono suggerite come un passatempo leggero e a cui t'interessi senza pretese, e poi ti lasciano un'impressione migliore di quanto ti aspettassi, o peggio, ti prendono.
Questo è quel che mi è successo con Rokka no Yuusha. E, visto che non ho abbastanza stimolo per lamentarmi, voglio almeno lodare qualcosa che mi è piaciuto, evitando in ogni modo possibile di lasciarmi scappare qualche spoiler.

Just this once: NO spoiler!

Gli Eroi dei 6 Fiori: Mora, Chamot, Goldov, Nashetania, Adlet, Flamie, Hans.
Sì, Nashetania è vestita da coniglietta.
Sì, ha turbato anche me.
Parecchio.

Tratto (e ben adattato) da una Light Novel, l'anime parte in sordina come la più banale delle trame a tema fantasy: un demone malvagio che si risveglia periodicamente per distruggere il mondo, degli eroi scelti ogni volta dalla dea del Fato (anche nota come Santa del Fiore) per sigillarlo di nuovo prima che accada la catastrofe. La storia si accompagna subito a degli elementi ipnotici che catturano l'attenzione: l'inusuale ambientazione a tema azteco, i primi combattimenti, le tette di Flamie e Nashetania e i capelli di Adlet.

Gli ipnotici capelli di Adlet: la versione davvero figa del ciuffo di Mirko dei Bee Hive (cit.)

Battute a parte, se la trama di RnY si presenta come abbastanza semplice e i suoi personaggi come un bel mix dei classici stereotipi, lo sviluppo della storia rivela quella scintilla di originalità che rende il tutto più gradevole e divertente da guardare, ed assicura anche qualche bel colpo di scena ed un finale inaspettato. Ma veramente inaspettato.
Procedendo nella lettura della Light Novel (visto che non c'è ancora un annuncio ufficiale della 2° serie dell'anime - maledettigiapponesinonosatetroncareanchequesto! ) ho potuto constatare come questa particolarità sia ben mantenuta, e non solo: ho colto una vena di furbizia insita nell'opera stessa, che non si limita a sfruttare in modo diverso degli elementi assolutamente banali, ma ne utilizza alcuni per creare lo stesso elemento sorpresa. Più la storia andrà avanti, più certe situazioni da subito accettate senza porsi troppe domande - dato il fatto che ci si trova davanti a "l'ennesimo fantasy con roba fantasy e personaggi da fantasy" - verranno messe in dubbio e appariranno per quello che sono: strane, talmente strane da puzzare di losco. Il mistero e gli enigmi, infatti, sono una delle caratteristiche preponderanti in RnY: ogni volume della Light Novel ne presenta almeno uno da risolvere, oltre a quello portante che regge l'intera "saga" e minaccia costantemente i protagonisti. Inoltre, ogni volume si concentra su uno dei protagonisti, approfondendone la figura in modi non sempre scontanti e prevedibile, in perfetta armonia col resto dell'opera.
E' per tutti questi motivi che ho molto apprezzato RnY: non è solo botte e diavoli massacrati, non è solo sentimenti, non è solo il solito fantasy stereotipato, non è solo l'epica avventura di 6 eroi come tanti che devono salvare il mondo, è anche un racconto intelligente, che sa ben giocarsi delle carte trite e ritrite; e non è cosa da tutti.

E se vi state chiedendo perché ho scritto 6 eroi, quando nell'immagine ci sono ben 7 personaggi, la risposta è semplice e ve la da River Song:



Menzione d'onore finale:
La trasformazione di Hans Humpty!
Come lo presentano

Com'è realmente
Mi spiace per i capelli di Adlet, ma il vero gnocco dell'anime è lui.




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